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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

mercoledì 25 gennaio 2012

Le Recensioni di L.T. - "Il Vangelo e lo Zen", di L. Mazzocchi e A.M. Tallarico

Luciano Mazzocchi e Annamaria Tallarico, "Il Vangelo e lo Zen. Dialogo come cammino religioso", Edizioni Dehoniane, Bologna 1994, pp.192

Di Padre Luciano Mazzocchi ricordavamo un libriccino circolato per pochi e tuttavia foriero di futuri sviluppi per il lavoro di questo cinquantecinquenne missionario saveriano. Era il 1987, e il libro si intitolava semplicemente "Cristo e il Buddha" - Edizioni Kù, Bastia Umbra (PG). Più o meno nello stesso periodo, P. Mazzocchi iniziava la sua collaborazione con la comunità zen "Stella del mattino", che ripropone nel nostro Paese l'approccio di Uchiyama roshi, abate del monastero Soto zen di Antaij, nei dintorni di Kyoto.

I punti chiave di un fattivo dialogo interreligioso sono per l'autore, in sintesi, due: possedere innanzitutto una precisa identità; guardarsi poi dal "falso dialogo".
"Il buddhismo italiano è composto soprattutto da molti convertiti la cui caratteristica è la carenza di senso critico" (pag. 30). O ancora (pag.31): "Un altro tipo di dialogo falso è ... caratterizzato dall'eclettismo convenzionale e frivolo".
Fino alla notazione più crudamente vera: " ... il luogo più fecondo del dialogo non sono i convegni, ma la vita quotidiana" (pag. 33).
Molto importante, al fine di realizzare un dialogo in profondità, è l'ascolto che ciascuno deve porre ai dubbi dell'altro; a questo tema è dedicato un intero capitolo, il VI.

La seconda parte del libro, a cura di Annamaria Tallarico, "insegnante e madre di famiglia", svolge temi e meditazioni riguardanti l'incontro cristiano-buddhista, prendendo spunto dagli incontri mensili che la comunità "L'origine: la croce e il nulla" realizza sotto la guida di P. Mazzocchi.

Con una significativa riflessione del religioso prendiamo congedo da questo bel libro. "Se per proteggere la mia fede in Cristo dovessi chiudermi al buddhismo, il Cristo della mia fede non sarebbe il Logos nel quale tutto è stato creato" (pag. 17).


Luigi Turinese

In foto: "La nube purpurea"

Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo per la pratica e per il dialogo", Anno XIII, n.52, Ottobre-Dicembre 1994

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Luigi Turinese Cantautore

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