Piazza N. Longobardi 3, 00145 Roma tel 06 51607592
"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

domenica 20 maggio 2012

Nota a "Gli alberi di Gornalunga", di R.M. Massaro

Rita Marta Massaro, "Gli alberi di Gornalunga", Mondanguria, Catania 2011.



Libro d’arte, libro illustrato, opera visiva, “Gli alberi di Gornalunga” è molte cose e molte ne contiene. Livre de chevet da centellinare sera dopo sera, oracolo da consultare come un testo di bibliomanzia, esso ci consegna al mondo dei sogni perché da quel mondo proviene.

Invano si potrebbe azzardare un approccio critico, in quanto l’unico accostamento possibile richiede lo sguardo del cuore. Non un cuore qualunque ma un cuore puro, ovvero svuotato il più possibile di contenuti pregiudiziali. Pura forma priva di contenuti.
Allora si comprende la ben concreta metafora – mi si passi l’ossimoro – costituita dalle cinque pagine bianche poste in fondo al volume. Soltanto nella fase alchemica dell’albedo – rappresentata non a caso da Venere nella sua forma di stella mattutina – si può incontrare l’Amore.
Albedo, termine latino che con facile gioco enigmistico basato su di una trasformazione consonantica diviene l’italiano albero.

Il libro di Rita Marta Massaro sembra nato da una sorta di stato meditativo. Esso ci conduce in un regno di immagini primordiali, del tutto metastorico. Non aver numerato le pagine è ulteriore, geniale espediente per eludere la dimensione diacronica. Il riferimento che più mi sento di chiamare in causa è quello del vuoto taoista: un Vuoto da cui provengono “le diecimila cose”. Ho evocato il Tao, variamente tradotto come la Via, il Principio, la Norma: niente di più vicino all’esperienza di Rita Marta Massaro, che mettendo il lettore al cospetto dei due alberi lo avverte: “scoprirai di avere davanti ai tuoi occhi la regola della vita”. La regola: la Norma, appunto.

Altra presenza implicita ma a tratti esplicitata è quella del Paradiso terrestre, luogo del non ancora distinto e separato. L’esperienza edenica può venire fruita tuttavia a patto che un io ben assestato ne possa fornire il resoconto: resoconto che, puntualmente, ci viene fornito con questo libro bello e originale.

Luigi Turinese


In foto: "Fanée"

Nessun commento:


Libri di Luigi Turinese

Luigi Turinese Cantautore

Luigi Turinese Cantautore
Clicca sull'immagine per scoprire la sua musica, i suoi concerti, i suoi CD