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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

mercoledì 26 novembre 2014

"Il metodo Wal" di Annamaria Crespi - Prefazione di Luigi Turinese




Tra i temi sollevati dalle discipline contemporanee che promuovono la salute,  uno dei più significativi riguarda il rapporto tra mente e corpo. Esso tende sempre più a declinarsi a partire dall’emersione di un paradigma conoscitivo sistemico, che descrive l’Universo e gli organismi viventi come totalità integrate in relazione tra loro. 
Il paradigma sistemico segna una rivoluzione che riguarda, tra le altre cose, la categoria della causalità, che da lineare si fa circolare. La causalità lineare prevede che ci sia un rapporto lineare tra causa ed effetto: la causa A provoca l'effetto B che, a sua volta, provoca C. Se invece postuliamo che il sistema A e il sistema B siano allo stesso tempo causa ed effetto l'uno dell'altro, stiamo ragionando nei termini della causalità circolare, grazie alla quale ogni fase di un processo può fungere da punto di partenza di una nuova fase, in un continuo gioco di rimandi. 

Per tornare al tema del rapporto tra mente e corpo, il paradigma sistemico pone i due termini in un rapporto di circolarità, per cui tutto ciò che accade nel dominio del corpo ha ripercussioni sulla psiche; e viceversa. L’integrazione psiche-soma si è realizzata come esito di un lungo percorso che, inaugurato alla fine dell’800 con gli studi di Freud e Breuer sull’isteria, ha occupato gran parte del XX secolo. Carl Gustav Jung ha sfiorato il tema, pur senza approfondirlo, suggerendo la sincronicità come dimensione soggiacente. Hans Selye, nei suoi imprescindibili studi sullo stress, ha dimostrato che quelli che distinguiamo  come corpo e mente non sono entità ma stati, grumi della stessa energia. Seguendo questo versante si è sviluppata la PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), cui dobbiamo la scoperta che i sistemi regolatori dell’organismo – nervoso, endocrino e immunitario – lavorano in un flusso continuo di interdipendenza. La PNEI è, a tutt’oggi, il più idoneo paradigma a sostegno della psicosomatica, giacché dimostra in modo inequivocabile che questa non è soltanto la disciplina che studia le malattie di origine emozionale, bensì la più ragionevole espressione del funzionamento unitario dell’organismo.

A partire dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso si è andata diffondendo in tutto il mondo la Medicina Narrativa. Nata alla Columbia University, questa disciplina propone una modalità di relazione medico-paziente che mette particolare enfasi sulla storia della malattia così come viene vissuta dal paziente e sul suo contesto. La Medicina Narrativa consente di spostare l’attenzione dal corpo fisico al corpo vissuto (Merleau-Ponty), attraverso l’esercizio dell’empatia  e soprattutto dell’exotopia, che allarga la dimensione empatica consentendo di vedere l’altro come portatore di una prospettiva autonoma, non riducibile alla nostra. 
Questo cenno alla Medicina Narrativa mi consente di sottolineare l’importanza che hanno le narrazioni nel determinare la buona salute psicofisica. Le buone letture, insieme quella che potemmo chiamare la buona “riscrittura di sé”, in altri termini, concorrono a centrare l’essere umano e a prevenire il suo deragliamento psichico. Un po’ come l’esercizio fisico costante è in grado di prevenire il deragliamento fisico. 

Il fatto che il Metodo Wal ideato da Annamaria Crespi venga definito “cultura in movimento” lo pone come dimostrazione empirica di quanto vado scrivendo. Il contemporaneo allenamento mentale e fisico è il cuore del Metodo, che dunque si configura, tra l’altro, come un’eccellente prevenzione antiaging. 
Rispetto a un secolo fa, gli anziani tra i 65 e i 74 anni sono aumentati di otto volte; e gli anziani oltre gli 85 anni sono aumentati di ventiquattro volte. È un dato considerevole con un risvolto preoccupante: se infatti l’età si allunga ma le condizioni psicofisiche non vengono prese adeguatamente in carico, rischieremo di trovarci di fronte a una miriade di vecchi dipendenti dalle cure di altri.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità di avverte che “il benessere dell’anziano deve essere valutato in termini di autosufficienza, più che di assenza di  malattia”. 
Al mantenimento di tale benessere concorrono una buona salute fisica, uno stato cognitivo-affettivo sufficientemente equilibrato e un adeguato supporto sociale. 
L’attività motoria regolare apporta vantaggi fisici, vantaggi psicologici (miglioramento dell’immagine corporea), vantaggi socio-relazionali (se l’attività in questione si svolge in gruppo). Oramai è dimostrato che essa porta benefici alla muscolatura, svolge una protezione cardiovascolare, è in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di II tipo, rallenta i processi di osteoporosi, funge da stimolazione intellettuale, riduce gli effetti negativi dello stress, migliora l’umore e, grazie al funzionamento integrato dimostrato dalla PNEI, incrementa le funzioni immunitarie. 

Se ai benefici dell’attività motoria uniamo quelli della narrazione di storie e di contenuti culturali che il Metodo Wal propone di ascoltare durante la marcia, voilà: il gioco è fatto!


Luigi Turinese 

Prefazione a "Il metodo Wal" di Annamaria Crespi, Morlacchi editore, Perugia 2014

mercoledì 19 novembre 2014

Modica (RG) - Presentazione del film "Temporary Road. (una) Vita di Franco Battiato" di Mario Tani e Giuseppe Pollicelli, in occasione della mostra di pittura "Quisque Faber Fortunae Suae"



Luigi Turinese introduce il docufilm di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani "Temporary Road" (una) Vita di Franco Battiato" Teatro Garibaldi, Modica 16 novembre 2014, 
in occasione della mostra pittorica "QUISQUE FABER FORTUNAE SUAE" a cura di Fiorella Nozzetti presso la Galleria Lo Magno fino al 6 dicembre (video di Bruna Tesseri).





venerdì 7 novembre 2014

Cenacolo PerìArχôn del 17 Novembre 2014 - Su Krishnamurti

PerìArχôn – Cenacolo di Cultura Archetipica
Lunedì 17 Novembre 2014
Via Clementina 7, Roma
 
ore 19.30- 22.30


Programma:

Appunti-segnalazioni 

"Jiddu Krishnamurti. La profondità del presente"
di Luigi Turinese*

Gli Angeli di Berlino  foto di Gianna Tarantino

Pausa

L’esperienza krishnamurtiana: la prima e ultima libertà” 
di Luigi Aversa *

Discussione

* Luigi Turinese è Medico, Esperto in Omeopatia, Psicoanalista CIPA
*Luigi Aversa è Medico, Psichiatra, Psicoanalista CIPA

Contributo 20€

Info e prenotazioniperiarxon@gmail.com
  
Blog di Luigi Turinese:
 http://luigiturinese.blogspot.it/ 
          
Gruppo facebook: PerìArχôn

                                              Grafica di Gianna Tarantino



Libri di Luigi Turinese

Luigi Turinese Cantautore

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