Piazza N. Longobardi 3, 00145 Roma tel 06 51607592
"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia
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lunedì 14 settembre 2020

Mezz'ora di Medicina Integrata - Videointervista a Luigi Turinese, di Gino Santini

 

Mezz’ora di Medicina Integrata

Nella sera del 10 luglio 2020 nasce sulla pagina Facebook della Siomi una rubrica che vuole portare una ventata di chiarezza su tanti temi che, volutamente o meno, vediamo diffusi in modo distorto e superficiale. Si parla di Medicina Integrata e lo si fa con i professionisti che la utilizzano nel quotidiano con i loro pazienti. Il taglio volutamente divulgativo della rubrica vuole contribuire a quella chiarezza che deve sempre essere alla base del rapporto tra medico e paziente.

Gino Santini intervista Luigi Turinese

Guarda la videointervista


Intervista a Luigi Turinese from Gino Santini on Vimeo.

martedì 7 maggio 2013

Corso per Farmacisti al Nobile Collegio Chimico-Farmaceutico, Roma - Docente Luigi Turinese






San Lorenzo de' Speziali










Omeopatia in Farmacia. Istruzioni per l’uso

Metodologia Omeopatica e sue applicazioni in Farmacia


Sei incontri di pratica clinica con il dottor
Luigi Turinese

Calendario degli incontri del 2013 II anno:
*Giovedì 9 maggio
*Venerdì 10 maggio
*Martedì 14 maggio
*Giovedì 16 maggio
*Martedì 21 maggio

*Giovedì 23 maggio

Ore 20.30



Nobile Collegio Chimico-Farmaceutico, Via in Miranda, 10 - Tel: 066792123


Le immagini del primo incontro (aprile 2012):








Guarda un frammento di video:



Foto e video di Gianna Tarantino

Calendario degli incontri del 2012, I anno:* Martedì 27 marzo
* Giovedì 29 marzo* Martedì 3 aprile
* Giovedì 12 aprile
* Martedì 17 aprile
* Giovedì 19 aprile

martedì 5 marzo 2013

Vie integrate nella medicina. Per l'unicità del corpo&mente - a cura di Luigi Turinese


Sette incontri a cura di Luigi Turinese:


VIE INTEGRATE NELLA MEDICINA

Per l’unicità del corpo mente
A cura di Luigi Turinese

Gli incontri  mirano a divulgare modalità di approcci medici sistemici al paziente considerato nella sua unicità di corpo e mente.
Ogni terzo lunedì del mese si avvicenderanno medici che da anni sono attivi in questo ambito e utilizzano
visioni diverse e complementari per una medicina che curi corpo e mente nella loro  unicità.

alle ore 20.00 nella sede di via Clementina 7  Roma  
Atelier PAEMA - Spazio Urbano Protetto

Programma

   Introduzione alla PNEI              
MARINA  RISI (17/12/2012)

Nozioni essenziali di Medicina Omeopatica 
LUIGI TURINESE (21/01/2013)

                                             La Medicina Tradizionale Cinese 
                                                     ROSSELLA  BROTZU (18/02/2013)

    Che cos’è la dermatologia integrata         
LUCIANO D’AURIA (18/03/2013)

Nuove prospettive in Oncologia
   ELISABETTA  ANGELINI (15/04/2013)

 Introduzione alla PMR (Medicina Fisiologica di Regolazione)
 LUCILLA  RICOTTINI (20/05/2013)

    Il ruolo dell’Osteopatia in un progetto di salute globale
 ALESSANDRO LAURENTI  (17/06/2013)



sabato 13 novembre 2010

Intervista - Telesalute 07.04.2003: "Il farmacista omeopata"

Luigi Turinese parla del suo libro "Il farmacista omeopata" (Ed. Tecniche nuove, Milano, 2002) durante la trasmissione "Cosa leggeremo" di Telesalute del 07.04.2003 . A cura di Roberta Feliziani .




martedì 16 febbraio 2010

Il farmaco omeopatico: le diluizioni

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Il farmaco omeopatico viene indicato con una nomenclatura internazionale, per cui al nome latino vengono fatti seguire: un numero, che indica il numero delle diluizioni subite; la lettera C (più raramente la D), che indica il fatto che le diluizioni sono state effettuate 1 a 100 (più raramente1 a 10), ovvero con il metodo centesimale (più raramente decimale); la lettera H, che sta per hahnemanniano.

Per fare un esempio, NUX VOMICA 9CH indica la nona diluizione centesimale hahnemanniana di noce vomica.

Se il farmaco è preparato secondo altri metodi, ovviamente le sigle saranno dicverse: NUX VOMICA 06/LM è una diluizione cinquantamillesimale; e così via.

Naturalmente - mi si perdoni la precisazione - il farmacista è tenuto a consegnare il prodotto così come il medico lo ha richiesto, senza tentare spericolate sostituzioni: sempre a proposito di leggende metriopolitane, gira voce che qualche farmacista sprovveduto - non disponendo di un tubo-dose alla 15CH - abbia consigliato mezzo tubo alla 30CH...

Ci sono certamente diluizioni molto vicine tra loro che potrebbero "sopportare" la sostituzione: la 5CH e la 6CH oppure la 7CH e la 9CH, per esempio. Tuttavia mi fa sempre piacere ricevere la telefonata di un farmacista che mi chiede che cosa fare in caso di mancata disponibilità di un prodotto: è anche così che si crea un'alleanza professionale, a tutto vantaggio del paziente (e dell'Omeopatia).

Luigi Turinese

tratto da Il farmacista omeopata (Tecniche Nuove, Milano, 2002)

giovedì 11 febbraio 2010

La visita omeopatica

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La visita omeopatica è innanzitutto un’accurata visita medica.

Su di essa si sono sviluppate vere e proprie leggende metropolitane, la principale delle quali riguarda la sua durata. Ora, una visita medica ben condotta e comprensiva di alcune domande e di alcune manovre peculiari alla semeiotica omeopatica non dovrebbe comunque – a mio avviso – oltrepassare i quarantacinque minuti, salvo casi eccezionali. In primo luogo per non stressare il paziente, soprattutto il neofita, che non deve avere la sensazione di subire un interrogatorio; inoltre per non correre il rischio di creare una relazione terapeutica vischiosa, nell’ambito della quale il paziente possa riconoscere uno spazio psicoterapeutico abusivo e fonte di possibili danni per entrambi, il medico – che non ha di norma una formazione terapeutica – e il malato.

In quanto diagnosta, il medico deve orientarsi nel dedalo dei segni del paziente ordinandoli in una trama coerente. Più precisamente, egli deve sforzarsi di creare un ordine a partire dal caos rappresentato dai sintomi e dai segni che il paziente riferisce. Entrambe le categorie sono indizi di uno stato morboso; se non che i sintomi sono fenomeni soggettivi che il medico deve decodificare, mentre i segni sono fenomeni oggettivi che il medico è chiamato a riscontrare .
La semeiotica medica riveste un ruolo preminente nel lavoro clinico. Essa, attraverso quattro momenti fisici (ispezione, palpazione, percussione, auscultazione), cui si affiancano sempre più numerosi metodi diagnostici per immagini (semeiotica strumentale), si pone l’obiettivo di pervenire alla diagnosi clinica.


L’attenta applicazione della semeiotica medica consente dunque di pervenire alla diagnosi, o quanto meno a un sospetto cui la diagnosi strumentale e di laboratorio, oggi molto sviluppate, si incaricano di dare conferma.

Certo, senza una qualità che fa da sfondo alla perizia tecnica, e che costituisce in ultima analisi ciò che una volta si denominava occhio clinico o più semplicemente intuito, non si va molto lontano. Possedere la qualità dell’intuizione significa avere la capacità di operare una sintesi rapida della situazione che si ha di fronte.

Si snoda così il percorso: occhio clinico (intuizione)-> ragionamento clinico -> diagnosi -> terapia.

Si potrebbe dire che la qualità maggiore di un buon medico sia un’estrema capacità di attenzione o, meglio, una coltivata attitudine all’esercizio dell’arte dell’osservare.

Perché la medicina è sopra ogni altra cosa un’arte dell’osservare.

Luigi Turinese

tratto da Il farmacista omeopata (Tecniche Nuove, Milano, 2002)
(In foto: Semeion)

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venerdì 22 gennaio 2010

Libro: Il farmacista omeopata



Autore: L. Turinese

Ed.: Tecniche Nuove
Anno 2002
€ 35,00
Pagine 322


La piena integrazione della medicina omeopatica dovrà svolgersi su tre piani: una corretta informazione del pubblico e una completa formazione delle due classi professionali implicate, quella dei medici e quella dei farmacisti.
L’importanza di quest’ultima è difficilmente trascurabile.
Non di rado i farmacisti sono infatti il referente ultimo dei pazienti, che chiedono loro l’imprimatur definitivo dell’operato del medico. Essi sono inoltre in prima linea, anche fisicamente, a fronteggiare le prime richieste del pubblico.

Avendo la grande responsabilità di indirizzare e di consigliare il paziente, il farmacista merita dunque ogni considerazione. Chiamato com’è ad aggiornarsi anche su tematiche sulle quali si assiste a una latitanza pressoché completa da parte dei responsabili della formazione, il farmacista guarda con aperta curiosità all’affermarsi di realtà complementari a quelle convenzionali.

È il caso appunto della medicina omeopatica, la cui affermazione di pubblico va di pari passo con il pericoloso diffondersi di una pletora di terapie “alternative” che poco hanno a che spartire con la geniale intuizione di Hahnemann.

Uno degli scopi del presente volume è quindi innanzitutto quello di fornire precise conoscenze sull’evoluzione storica e metodologica della medicina omeopatica.
Segue una sezione nell’ambito della quale, con rigoroso inquadramento per apparati, vengono indicate le possibilità di intervento da parte del farmacista.
Una Materia Medica sintetica, ma riguardante tutti i farmaci indicati nella II sezione,completa l’opera, che ha l’obiettivo dichiarato di formare una figura professionale emergente: quella del farmacista omeopata.


Guarda l'intervista sul libro, il 07.04.2003 su Telesalute



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Libri di Luigi Turinese

Luigi Turinese Cantautore

Luigi Turinese Cantautore
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