Il libro di Fabris, teologo esperto di esegesi del Nuovo Testamento, non è certo accattivante o per palati semplici; tuttavia ci pare di grande utilità per coloro i quali vedono nella figura di Gesù un personaggio con cui, nella ricerca di un senso dell'esistenza, il confronto è ineludibile.
L'autore non ha scritto una biografia di Gesù, ché a questa attendono in modo e misura ineguagliabile i Vangeli, bensì una ricostruzione storico-critica della figura del Nazareno; operazione a cui farebbe bene a dedicarsi chiunque pratichi una religione del Libro (ebraismo, islam, cristianesimo). Non a caso il decimo capitolo, assai interessante, è volto a chiarire chi è Gesù per gli ebrei, i musulmani, i cristiani e gli atei marxisti.
Luigi Turinese
In foto: "Capolino"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo ", Anno XI, n. 43, Luglio-Settembre 1992
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