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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

giovedì 23 febbraio 2012

Le Recensioni di L.T. - "Principi di psicologia transpersonale", di L. Boggio-Gilot

Laura Boggio-Gilot, "Principi di psicologia transpersonale", Associazione Italiana di Psicologia Transpersonale, Roma 1995, pp.142

"Le frontiere del potenziale umano oltre l'Io e la Normalità". Questo il suggestivo sottotitolo del libro di Laura Boggio-Gilot, resoconto riveduto con una sapiente opera di editing, di un corso tenuto all'A.I.P.T.
L'originario fine didattico traspare, ed è un bene, cosicché il grande pubblico può ricevere finalmente adeguate informazioni sul pensiero dei padri fondatori della psicologia transpersonale.

Comunemente definita la quarta forza della psicologia, dopo la psicoanalisi, il comportamentismo e la psicologia umanistica, la psicologia transpersonale prende le mosse dal lavoro di Jung, di Maslow e di Assagioli, elaborando una sintesi originale. Suo ordine è la concezione dell'essere umano come unità di corpo, mente, anima e Spirito, in movimento verso uno stato transpersonale in cui, come nelle tradizioni sapienziali, " ... la coscienza non viene vista come una funzione del sistema nervoso, ma al contrario è il sistema nervoso a essere visto come strumento della coscienza: questa non può essere conosciuta, dunque, con gli stessi strumenti che si usano per studiare il cervello" (pag. 34).

Di conseguenza, un posto di rilievo viene conferito alla meditazione, metodo elettivo per indagare la coscienza.
E proprio ad allargare lo spettro della coscienza mira la psicologia transpersonale, fino a comprendere livelli transegoici, translogici e spirituali.
Parallelamente, la psicopatologia viene chiamata ad includere la sofferenza legata ad ostacoli nello sviluppo spirituale e nella ricerca del sesso.
A realizzare questi ampliamenti, come è ovvio, non bastano gli strrumenti del modello biomedico, troppo legato ad un paradigma meccanicistico, sono i modelli propri delle tradizioni asiatiche a soccorrere segnatamente il buddhismo e quella particolare espressione dell'induismo che è l'Advaita Vedanta.

Luigi Turinese

In foto: "Casina delle Fate"

Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo per la pratica e per il dialogo", Anno XV, n.57, Gennaio-Marzo 1996

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Luigi Turinese Cantautore

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