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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

mercoledì 9 febbraio 2011

Schemi terapeuitici di alcune affezioni dermatologiche

Tinture Madri e Macerati Glicerici per il trattamento dell'acne giovanile e dell'herpes simplex

Le malattie della pelle risultano frequentemente refrattarie al pur sterminato arsenale farmaceutico messo a punto in questi anni, e nonostante siano ormai in gran parte noti i loro meccanismi eziopatogenetici. Sono invece uno dei migliori campi d'azione della fitoterapia.

di Luigi Turinese

Le malattie della pelle per la loro stessa "evidenza", hanno sempre avuto un posto di grande rilievo nella storia della patologia umana. Dunque fitoterapia e dermatosi - la più antica arte terapautica e il più antico gruppo di malattie - hanno conosciuto uno sviluppo parallelo. Anche al giorno d'oggi, pur essendo sterminato l'arsenale farmaceutico a nostra disposizione, la dermatologia rimane uno dei migliori campi d'azione della fitoterapia.
Se da una parte infatti vengono sempre meglio precisati i meccanismi eziopatogenetici delle malattie della pelle, la loro terapia è il più delle volte limitata ad interventi locali, spesso non privi di effetti collaterali anche sistemici (si pensi all'abuso di steroidi topici).
Come esempio di intervento fitogemmoterapico in dermatologia ho scelto due malattie di assai elevata incidenza epidemiologica: l'acne giovanile e l'herpes simplex. Per ognuna di queste patologie si è indicata , oltre ad una breve sintesi fisiopatologica e clinica, una rassegna il più possibile succinta di T.M. e M.G. in modo da rendere agevole la costruzione di uno schema terapeutico.

Acne giovanile
Si tratta di una malattia multifattoriale poligenetica, caratteristica della pubertà e dell'adolescenza. Il follicolo pilosebaceo è la sede istotopografica dell'acne. A giustificare la comparsa dell'acne vengono chiamati in causa fattori di varia natura:
- fattori ormonali, riassumibili in un'aumentata attività androgenica;
- fattori genetici;
- fattori alimentari; la loro importanza è stata recentemente contestata, ma non c'è dubbio che periodi di squilibri alimentari aggravano l'acne; così come non c'è dubbio che le sole correzioni del regime dietetico non siano in alcun modo sufficienti alla terapia;
- fattori ecologici (ambienti surriscaldati, inquinamento atmosferico);
- fattori psicologici;
- fattori tossi-infettivi;
- fattori iatrogeni (anabolizzanti, corticosteroidi, ecc ...).
I diversi fattori implicati provocano un aumento di sebosintesi a livello dell'unità pilosebacea, dove si crea una sovrainfezione batterica, dovuta in massima parte allo stafilocacco e al corynebacterium acnesis; la lipasi di quest'ultimo provoca la scissione idrolitica dei trigliceridi (che costituiscono il 57% del sebo), da cui si formano acidi grassi liberi che hanno azione irritante.
La terapia locale ha ben scarsa importanza, fatta eccezione per preparati a base di calendula. La T.M. è preparata dalle sommità fiorite raccolte in primavera e in autunno, messe a macerare in alcol a 55°. Se ne pongono 25-30 gocce in mezzo bicchiere d'acqua bollita e fatta raffreddare, e si fanno impacchi sulle sedi di lesione. Si può anche usare una pomata in cui viene incorporata la T.M. al 4%. L'azione della calendula è antiflogistica, antisettica e cicatrizzante. Nella medicina popolare sono tradizionalmente adoperati infusi di bardana. Dalla radice di Arctium lappa, in effetti, si ricava una T.M. ad azione diuretica e depurativa, attiva contro i germi gram positivi. Anche la T.M. di Viola tricolor (viola del pensiero) esercita un'azione diuretica e depurativa; inoltre è in grado di procurare una certa analgesia (ricordiamo per inciso che Viola tricolor trova tra le sue indicazioni anche certe forme di artropatia). La posologia di queste T.M. è di 20-25 gocce due-tre volte al dì.
Dalle gemme fresche di Juglans regia (noce) si ottiene un M.G. capace di diminuire le beta-lipoproteine e il colesterolo; l'indicazione principale di questo gemmoderivato è costituita dall'acne pustolosa.
Le foglie e la corteccia dell'olmo sono tradizionalmente usate a scopo vulnerario. Ulmus campestris M.G., preparato a partire da gemme fresche, ha la proprietà di regolare la secrezione sebacea. Eczema "umido", impetigine, herpes simplex recidivante e ovviamente acne giovanile costituiscono le principali indicazioni per questo gemmoderivato. Per i M.G. la posologia va da 50 a 100 gocce al dì.

Herpes simplex
E' un'infezione virale ricorrente caratterizzata dalla comparsa sulla cute o sulle mucose di vescicole contenenti un liquido chiaro su una base sollevata ed infiammata. L'agente infettante è un virus neurodermotropo, di cui esistono due ceppi: il tipo 1 provoca comunemenete herpes labialis e cheratite; il tipo 2 è spesso causa di infezione genitale. Il virus rimane latente nei gangli nervosi, sicché svariati fattori (esposizione al sole, malattie febbrili, stress psico-fisici, taluni farmaci e cibi) possono scatenare una recidiva.
Dopo un breve periodo prodromico caratterizzato da bruciore o prurito, compaiono alcune vescicole su base eritematosa; dopo alcuni giorni le vescicole si seccano e danno luogo a una sottile crosta giallastra. La guarigione comincia dopo 7-10 giorni dall'esordio e si completa in tre settimane. In caso di localizzazione genitale i tempi sono generalemnte accorciati.
La terapia si basa su pochi presidi, avendo l'obiettivo realistico di ridurre al minimo e alla minima intensità le recidive. L'enula campana è una pianta dai molti usi, antiussigena, diuretica, antisettica, è adoperata per uso interno e per via topica nell'herpes simplex. Inula helenium T.M. 30 gocce tre volte al dì per bocca e qualche goccia, assoluta, sulla sede di lesione.
Nella terapia delle recidive giova l'alternanza dei M.G. di Ulmus campestris e Rosa canina. 50 gocce al dì di ciascun preparato per due mesi su tre. Il M.G. di Rosa canina, sia detto per inciso, è utile in qualsiasi situazione caratterizzata da flogosi virali recidivanti; sperimemntalmente riequilibra il profilo proteico.

Resta inteso che i due quadri clinici trattati sono semplicemente esemplificativi di un settore di applicazione della fitogemmoterapia.
Vi sono infatti altre possibilità applicative in dermatologia: eczema, verruche, psoriasi (in quest'ultimo caso come coadiuvante), ecc.


In foto: "Arabian style corner"

Articolo apparso su "NATOM - Mensile di medicina naturale", n.58, Maggio 1989, pagg.14-15

1 commento:

Marina Salomone ha detto...

interessante l'articolo e bellissima anche la foto!
Purtroppo non potrò venire il 19 perchè sono di turno...ma verrò alla prima occasione che si presenterà... :-(
intanto un GRAZIE!!!


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