Come è noto, tutte le correnti del buddhismo si trovano d'accordo nel conferire il primato all'osservazione nella meditazione.
La tecnica di auto-osservazione buddhista, meglio nota come vipassana, sta riscuotendo un crescente interesse anche presso i praticanti laici proprio per la sua universalità.
Tra coloro che hanno contribuito a diffonderla per il mondo nell'ultimo ventennio, bisogna ricordare il maestro indiano Goenka. Laico anch'egli, apprese la vipassana da U Ba Khin.
Il presente libro rappresenta il primo studio completo del suo insegnamento ed è stato scritto da quello che è il suo assistente da alcuni anni. La scansione in dieci capitoli è opportuna in quanto riproduce il ritmo di un ritiro di vipassana, che in una decade addestra l'allievo all'autosservazione. " ... recidere i legami con l'esterno per vedere ciò che accade all'interno" (pag. 18): questo è ciò che viene suggerito di fare nel corso di un ritiro. Le sessioni di domande e risposte che chiudono ciascun capitolo danno un'idea del clima che si viene a creare e del rapporto on il maestro.
Ci auguriamo che libri come questo incoraggino i laici a procurarsi occasioni di pratica, sotto forma di corsi o di ritiri rifuggendo da tentazioni autarchiche; giacché "questo libro non è un manuale di fai-da-te per praticare la meditazione Vipassana, e chiunque lo usi in tal modo lo fa a proprio rischio e pericolo" (pag. 22).
Luigi Turinese
In foto: "Flamenco"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo ", Anno X, n. 37, Gennaio-Marzo 1991
Nessun commento:
Posta un commento