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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

venerdì 4 febbraio 2011

Le Recensioni di L.T. - "Dalai Lama. Biografia autorizzata", di P. Verni

Piero Verni, "Dalai Lama. Biografia autorizzata", Jaca Book, Milano 1990

Cinque anni
di colloquio tra l'autore, giornalista e scrittore di rinomata competenza orientalistica, e Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, hanno costituito una fertile premessa per la stesura di questo emozionante volume.

Si tratta della prima biografia di "Oceano di Saggezza", come attesta la preziosa, ancorché breve, Presentazione dello stesso Tenzin Gyatso. Un intelligente lavoro di montaggio permette di seguire le parole del Dalai Lama, perfettamente incastonate nel discorso generale dell'autore, attraverso diciannove capitoli e sei appendici.
Il libro è aggiornatissimo e culmina nella consegna, il dieci dicembre 1989, del Premio Nobel per la Pace.

Tuttavia la maggior parte del lavoro è dedicata all'indispensabile ricostruzione storica della civiltà tibetana, esempio singolare di società medioevale in cui un apparente immobilismo economico conviveva con una conoscenza interiore così approfondita da assicurare alla popolazione una felicità insospettabile se giudicata alla luce dei parametri occidentali contemporanei.

In un contesto siffatto appare comprensibile, e non manca anzi di emozionare, il racconto del riconoscimento della reincarnazione del XIV Dalai Lama da parte della delegazione di Lhasa: presagi, miracoli della natura, comportamenti fuori del comune del bambino indicato nell'ultimogenito di una coppia di umili, religiosissimi contadini il futuro Dalai Lama: una Betlemme del ventesimo secolo.

Come è noto, la vita di Tenzin Gyatso si fa presto difficile e quindi drammatica, quando l'invasione cinese del 1959 costringe alla diaspora il pacifico "popolo delle nevi" e all'esilio a Dharamsala, in India, il suo capo spirituale.
A tale genocidio, anche attraverso testimonianze di prima mano, è dedicato ampio spazio nel libro. Accanto a questa doverosa denuncia, Verni pone pagine di serena speranza, come quando è rievocata la prima cerimonia di Kalachakra svoltasi in Occidente, per la precisione in Svizzera, nell'estate del 1985.
Oppure quando, nel dodicesimo capitolo viene descritta "Una giornata nella vita del Dalai Lama" a Dharamsala.


Luigi Turinese


In foto: "Tenerezza"


Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo ", Anno X, n. 37, Gennaio-Marzo 1991

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