La via graduale all'illuminazione (Lam rim nella tradizione tibetana) è una pratica essenziale del Mahayana. Essa consiste nello sviluppo di bodhicitta, la mente dell'illuminazione, che spinge il bodhisattva a cercare il bene di tutti gli esseri senzienti.
In questo approccio, caratterizzato nella versione tibetana da un ritualismo talvolta un po' pedante , è centrale la figura del maestro, dal quale si riceve la trasmissione dell'insegnamento. Parimenti centrale è lo studio dei testi dei maestri di meditazione, tra i quali viene riconosciuta una posizione preminente all'indiano Atisha (XI secolo) e al tibetano Lama Tsong Khapa (XIV secolo).
"La lampada della via dell'illuminazione", di Atisha. viene considerato tuttora in Tibet il fondamento della pratica del Mahayana.
Geshe Mangyal Wangchen, con il taglio analitico consueto nella tradizione tibetana, enumera i requisiti di base per la pratica della meditazione, per poi diffondersi sulle meditazioni ai diversi livelli di sviluppo interiore. Chiude il libro il capitolo forse più interessante, dedicato alle sei perfezioni o paramita: generosità, moralità, pazienza, perseveranza, mente concentrata, saggezza.
Luigi Turinese
In foto: "Eleganza"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo ", Anno X, n. 38, Aprile-Giugno 1991
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