L'origami, in giapponese "piegare la carta", può rientrare a buon titolo tra le pratiche della presenza mentale.
Infatti la concentrazione che occorre per realizzare, senza colla né forbici, le figure dell' origami comporta, un'accuratezza e una mancanza di scopo paragonabili a quelle che si riscontrano nella meditazione. Non per niente si tratta di una tecnica orientale.
Il manuale che presentiamo vuole essere talmente pratico che alla fine del testo contiene otto fogli di carta colorata per i primi esercizi. Le illustrazioni sono chiare, il testo essenziale e didattico quanto basta. Un appunto all'editore: non ci dice il nome del traduttore, né la lingua da cui il testo è stato tradotto: giapponese? inglese? Che dietro Ongaku Mizutama si celi Mario Rossi o Antonio Esposito? ...
Luigi Turinese
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo", Anno XII, n.45, Gennaio-Marzo 1993
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