"Per cominciare ... vogliamo dire che non ci sentiamo gli autori diretti dei capitoli che seguono, ma delle semplici cinghie di trasmissione di una Forza che è molto al di là di noi ... Una Forza che probabilmente non potrà comunicarvi nulla se non leggerete col cuore ..." (pag. 3).
Ecco, forse non abbiamo letto col cuore, ma ci chiediamo se c'è ancora bisogno di questa letteratura, che non ha neppure il coraggio di chiamarsi tale e ha bisogno di riferirsi a rivelazioni da parte di un Essere Superiore.
Ma anche per tale letteratura non mancano gli appassionati, per i quali questo libro sarà interessante.
Luigi Turinese
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo", Anno XII, n.46, Aprile-Giugno 1993
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