Nel 1996 si tenne a Roma, presso l'Università Valdese, un Congresso sul tema "Incarnazione e reincarnazione", a cura del Centro Italiano di Parapsicologia (C.I.P.).
Questo libro ne rappresenta il resoconto.
Il Convegno "[..]vuole affrontare l'intera area tematica in modo assolutamente laico" (dall'introduzione di Emilio Lotti (pag. 5).
Di particolare interesse ci è sembrato l'intervento di Orazio Antonio Bologna, dal titolo "Storia dell'incarnazione dall'antichità al VI secolo d.C." (ricordiamo che il Concilio di Costantinopoli, nel 553, condannò definitivamente la credenza nella reincarnazione), provvisto di un adeguato apparato di note.
Il nostro Vincenzo Piga, discettando su "Reincarnazione e rinascita nel buddhismo", distingue correttamente i due concetti, attribuendo all'ottica buddhista il secondo: dunque non c'è trasmigrazione personale ma rinascita dell'energia mentale spirito della forza karmica in un corpo diverso, che possederà pertanto una diversa indidualità. "Chi nasce, quindi, non è la persona di prima, ma un altro soggetto" (pag. 84).
Questo processo ha come premessa l'impermanenza (anicca): "Non c'è nessuna cosa che rimanga identica in due momenti consecutivi " (pag. 85).
Dove si può notare una corrispondenza con la filosofia di Eraclito, contemporaneo del Buddha.
Luigi Turinese
In foto: "Delicato"
Recensione apparsa in "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo per la pratica e per il dialogo", Anno XVII, n. 68, Ottobre, Dicembre 1998
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