Piazza N. Longobardi 3, 00145 Roma tel 06 51607592
"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

mercoledì 8 dicembre 2010

Le Recensioni di L.T. - "Oltre il cervello", di S. Grof

Stanislav Grof, Oltre il cervello, Cittadella Editrice, Assisi 1988

Negli anni recenti si è più volte fatto riferimento - anche dalle colonne di PARAMITA - allo sviluppo di un paradigma culturale (insieme di valori di riferimento e credenze coerenti tra loro) nuovo, definito comunemente sistemico per sottolinearne le connessioni con la teoria generale dei sistemi.
La descrizione della realtà che il paradigma sistemico implica - e che trova ormai conferma in più di un ambito scientifico - comprende un insieme di processi tra loro interrelati in modo tale da configurare in definitiva l'unità di tutte le cose.
Lo studioso che ha contribuito maggiormente alla divulgazione di tale concezione scientifico-filosofica è senza dubbio Fritjof Capra nel celeberrimo "Il Tao della fisica" ma forse ancor più nel successivo "Il punto di svolta".
Nei ringraziamenti all'inizio di questo "Oltre il cervello", l'autore afferma: "Il lavoro di F. Capra ha avuto un ruolo determinante nel mio sviluppo intellettuale e nella mia ricerca scientifica . La lettura del suo "Il Tao della fisica" mi ha dato la ferma speranza che le osservazioni straordinarie derivanti dalla moderna ricerca sulla coscienza possano essere integrate in futuro in una nuova visione scientifica del mondo omnicomprensiva" (pag. 6).

Grof, psichiatra cecoslovacco, è uno di quegli europei, tra cui possiamo annoverare lo stesso Capra, che, trasferendosi alcuni decenni or sono negli Stati Uniti, vi hanno trovato un terreno assai fertile per per le loro concezioni creativamente eterodosse. E' come se, nel vivace dibattito culturale che si è sviluppato a partire dagli anni '60 soprattutto in California, la profonda ma stanca vecchia Europa e lo spirito di frontiera americano si fossero reciprocamente fecondati.

Le prime cento pagine del libro di Grof sono dedicate a discutere problemi di filosofia della scienza. Innanzitutto il ruolo dei paradigmi. "La scienza occidentale si sta avvicinando a uno spostamento di paradigma di proporzioni senza precedenti, che trasformerà i nostri concetti sulla realtà e sulla natura umana, colmando il divario tra saggezza antica e scienza moderna , e che riconcilierà la diversità tra spiritualità orientale e pragmatismo occidentale" (pagg. 30-31).
La ricerca della coscienza - campo in cui Grof è impegnato da un trentennio attraverso lo studio delle modificazioni in essa prodotte dall'LSD, dalla meditazione e dalle psicoterapie non riduzionistiche - è comprensibile soltanto adottando un modello interpretativo sistemico e non meccanicistico. Come spiegare infatti le esperienze di trascendenza dello spazio tridimensionale, del tempo lineare, della distinzione tra materia, energia e coscienza riferite da tante persone e negate oppure etichettate come patologiche dalla psichiatria tradizionale? Le esperienze in questione sono state definite transpersonali perché trascendono i confini dell'io empirico.

L'esplorazione della coscienza in area tradizionalmente appannaggio della ricerca mistica ha condotto a rimodellare la mappa della psiche umana, includendovi una dimensione transpersonale che presta particolare attenzione agli eventi della nascita e della morte. La dinamica del processo morte-rinascita è d'altra parte studiata anche nel rapporto terapeutico: lo studio della sola dinamica dell'inconscio individuale è giudicata insufficiente: non già falsa, ma valida solo a un determinato livello.
Grof propone pertanto un'integrazione delle metodiche psicoterapeutiche in modo da coprire l'intero spazio interiore e da superare, in psichiatria, il modello medico, meccanicistico e riduzionistico e avente come esplicito scopo la "normalizzazione" piuttosto che lo sviluppo del potenziale umano.

"Oltre il cervello
" è un libro impegnativo la cui lettura è, oserei dire, indispensabile per gli operatori del settore, ma altamente consigliabile anche per tutti coloro che, per propria ricerca personale, ritengono l'esplorazione della coscienza uno specifico diritto-dovere dell'uomo, di ogni uomo.

Luigi Turinese


In foto: "Lacerti di azzurro"


Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo", Anno VIII, n. 29, Gennaio-Marzo 1989

Nessun commento:


Libri di Luigi Turinese

Luigi Turinese Cantautore

Luigi Turinese Cantautore
Clicca sull'immagine per scoprire la sua musica, i suoi concerti, i suoi CD