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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

giovedì 23 dicembre 2010

Invito alla lettura. Bibliografia essenziale junghiana

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare considerando l’indubbio fascino esercitato dalle sue aperture intellettuali, la lettura dei testi di Jung è molto ostica. Il fatto è che nei suoi scritti il grande psicologo svizzero lascia spazio non solo al linguaggio sulla psiche ma anche al linguaggio della psiche, che per sua stessa natura è contraddittorio e denso di opposizioni dialettiche.
Al lettore non psicoterapeuta sconsiglierei pertanto di accostarsi alle Opere (Collected Works), diciannove volumi pubblicati in italiano da Bollati Boringhieri.

Un percorso meno impervio potrebbe essere il seguente:

• Ricordi, sogni, riflessioni (1961), Rizzoli, Milano 1978.
Nota come l’autobiografia di Jung, è un’opera di gradevolissima lettura, scritta di suo pugno da Jung per quanto attiene ai primi tre capitoli e per il resto dettata alla segretaria-allieva Aniela Jaffé. Per quanto probabilmente manipolato senza l’autorizzazione di Jung – d’altra parte il libro, per sua volontà, uscì postumo –, RSR fornisce un’esauriente panoramica sui dati biografici, sulle controversie professionali e sui viaggi – geografici e interiori – che tanta parte ebbero nella costruzione del pensiero junghiano.

• Immagine e parola (1977), a cura di Aniela Jaffé, Ma.Gi. Edizioni, Roma 2003.
Potremmo definirla un’edizione semplificata e deluxe di RSR. Il piatto forte è costituito dalle immagini e dalle fotografie, che includono fedeli riproduzioni dal cosiddetto Libro Rosso (pubblicato in italiano nel novembre 2010 da Bollati Boringhieri), una sorta di diario interiore su cui Jung fissò per larga parte della vita i capitoli del suo confronto con l’inconscio, fatti di lunghi scritti in gotico medioevale e di dipinti minuziosi, affascinanti e a volte inquietanti.

• L’uomo e i suoi simboli (1967), coordinato da John Freeman, TEA, Milano 2007.
Il libro consta di sei saggi, soltanto il primo dei quali, lungo un’ottantina di pagine, di Jung; gli altri cinque sono scritti da allievi e collaboratori di prima levatura. Può far da battistrada all’esplorazione dell’universo simbolico come lo intende la scuola junghiana, lontano cioè dall’universo segnico caro al pensiero freudiano.

• Scritti scelti (1971), presentati da Joseph Campbell, Red Edizioni, Como 2007.
Campbell, noto studioso di miti e religioni, presenta una scelta ragionata di testi tratti dai Collected Works. Il titolo originale, The portable Jung, la dice lunga sulle intenzioni del curatore: siamo di fronte a una panoramica se non esaustiva certamente rispettosa del ventaglio di argomentazioni svolte da Jung nel corso della sua vita.

• Jung parla. Interviste e incontri(1977), a cura di William Mc Guire e R. F. C. Hull, Adelphi, Milano 1995.
L’editore esecutivo e il traduttore dal tedesco dei Collected Works ci mettono a disposizione i testi di interviste e conversazioni che hanno avuto luogo in un arco di tempo di circa quarant’anni.

• Analisi dei sogni. Seminario tenuto nel 1928-1930, a cura di William Mc Guire e Luciano Perez, Bollati Boringhieri, Torino 2003.
Vedere Jung all’opera sui sogni di un paziente, oltre a dare una certa emozione, consente di passare in rassegna i topoi del suo modo di intendere la psicologia.


• Visioni. Appunti del Seminario tenuto negli anni 1930-1934, a cura di Claire Douglas, Luciano Perez, Maria Luisa Ruffa, Ma.Gi. Edizioni, Roma 2004.

Il Seminario riguarda il caso clinico della pittrice americana Christiana Morgan, nel corso del quale si produssero nella paziente visioni archetipiche da lei stessa dipinte e riportate nel volume.

• Sui sentimenti e sull’ombra. A domanda risponde, Ma.Gi. Edizioni, Roma 2001.
Tra il 1957 e il 1959, Jung incontrò a Winterthur un gruppo di amici con cui intraprese libere conversazioni registrate e presentate il questo volume col prezioso corredo di tre CD audio (in tedesco) nei quali è possibile ascoltare la voce del vecchio psicologo (morirà nel 1961) e di cui vengono riportati i testi in traduzione.

• Un mito moderno. Le cose che si vedono in cielo, Bollati Boringhieri, Torino 2004.
Alla fine della sua vita, la curiosità onnivora di Jung lo portò a esaminare il significato psicologico dei sempre più numerosi avvistamenti di UFO.

• Weick, Werner: Dal profondo dell’anima. Omaggio a C. G. Jung, DVD RTSI 1991.
Il grande documentarista svizzero presenta un video avvincente nel quale immagini, brani letti da RSR e interviste a due figlie e a due nipoti restituiscono l’umanità e il mistero di Jung. Per chi volesse ordinarlo: Filo d’oro (la collana dei documentari realizzati da Weick).

Luigi Turinese

In foto: "Allegria di stelle"

Articolo apparso sull'inserto "Speciale Jung" della rivista PNEINEWS n 5-6, Anno IV, Novembre-Dicembre 2010

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Luigi Turinese Cantautore

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