"Purtroppo, la maggior parte delle analisi termina semplicemente con la capacità di barcamenarsi in quanto individualità contrapposte ad altre" (pag. 21).
Il percorso di Adalberto Bonecchi, oltre il freudismo verso una prospettiva transpersonale, è felicemente sintetizzato in questa citazione.
Nel presente lavoro l'autore parte dalla considerazione dei due paradigmi descritti da Fritjof Capra: il modello meccanicistico, proprio della scienza newtoniana, e il modello sistemico, incarnato dalle moderne scienze olistiche.
Prendendo tuttavia le distanze dalle posizioni più radicali di Capra, Bonecchi arriva a propugnare una "terza via", di ispirazione dichiaratamente taoista, che chiama "paradigma di complementarietà".
Non si può che ribadire l'apprezzamento per questo prolifico autore, anche se non riusciamo a condividere una certa disinvoltura con cui vengono dichiarati superati o parziali gli approcci di studiosi del calibro di Freud e di Capra.
Luigi Turinese
In foto: "Tra i mondi"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo", Anno IX, n.36, Ottobre-Dicembre 1990
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