Lo spirito del tè è come lo spirito del Tao: fluttua spontaneamente, vagando qua e là, insofferente a qualsiasi limitazione" (pag. 12).
Questa citazione illustra bene l'originalità di quest'opera in un panorama ben più fitto di libri sul Cha-no-yu, o arte del tè secondo l'uso giapponese. Lo spirito taoista è più spontaneo e meno ritualistico, connesso ad arti complementari, come quella della ceramica.
Blofeld compie una pregevole ricostruzione storica, riuscendo a trasmettere la consapevolezza buddhista e l'atteggiamento dell'artista del tè.
Luigi Turinese
In foto: "Maschera kabuki"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo", Anno XI, n. 42, Aprile-Giugno 1992
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