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"La qualità maggiore di un buon medico è un'estrema capacità di attenzione, perché la medicina è sopra ogni altra cosa un'arte dell'osservare" Luigi Turinese in Biotipologia

domenica 6 marzo 2011

Le Recensioni di L.T. - " Il Buddha", di G. S. Fazion

Gianpietro Sono Fazion, "Il Buddha", Cittadella Editrice, Assisi (PG) 1993

L'attuale diffusione di discorsi - anche cinematografici - sul buddhismo e sul suo fondatore, restituisce vitalità ad un genere, quello della biografia, che sembrava annacquato da una pletora di libri onesti ma ripetitivi.
Si ristampa ad esempio il classico "Buddha" di Oldenberg, e tra i lavori contemporanei merita un posto di rilievo questo lavoro di Fazion, praticante zen e autore, sempre per i tipi della Cittadella , di un "Viaggio nel buddhismo zen" (1990).

L'originalità del libro si palesa sin dall'inizio , in cui si rinuncia al modo "evenemenziale" di fare storia a favore di una trattazione "per temi" che esordisce in "media res" con l'ingresso del buddhismo in Cina (VIII secolo); qui Fazion si appoggia alle "Memorie dei paesi d'Occidente al tempo dei grandi Tang", di Xuangzang, in cui si narra di una sorta di pellegrinaggio nei luoghi cruciali del Buddha storico.

Più volte, Fazion indulge al parallelismo tra la spoliazione di Francesco d'Assisi e quella di Siddharta. Ma Francesco approda all'Assoluto personale, così come gli suggerisce il suo contesto cristiano; mentre il Buddha si sprofonda in un silenzio metafisico cui si avvicina piuttosto, in ambito occidentale, la cosiddetta mistica apofatica di un Meister Eckhart; o anche, in qualche modo, la posizione della beata Angela da Foligno, opportunamente citata alle pagg. 38-39.

Notevole interesse riveste poi la "questione femminile" che il libro affronta alle pagine 135-145 ("Storie di donne"); vi si dimostra che l'atteggiamento tenuto dal Buddha nei confronti dell'ordine femminile, e che a noi pare venato di misoginia, va contestualizzato: nel V secolo a.C., in India, contemplare la possibilità che le donne dedicassero la vita alla ricerca spirituale era già una rivoluzione.
Ultimo pregio di questo libro, e non secondario: è ben scritto, in un italiano colto e scorrevole.

Luigi Turinese


In foto: "Lapide Persona"


Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA , Quaderni di Buddhismo per la pratica e per il dialogo ", Anno XIII, n. 50, Aprile-Giugno 1994

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Luigi Turinese Cantautore

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