Il Dhammapada (L'orma della disciplina) è il testo canonico più conosciuto anche in Occidente. Nel corso di ventisei capitoli in versi si snoda una semplice esposizione dei principi basilari del Dhamma. Pur essendo già stato tradotto dal pali in italiano, il Dhammapada curato dall'ingegner Martinelli merita qualche nota particolare.
A Luigi Martinelli, figura per lungo tempo isolata del budddhismo italiano, si devono, tra l'altro, sotto l'egida dell'Associazione Buddhista Italiana, pubblicazioni preziose, soprattutto nel periodo in cui l'editoria specializzata non era ancora attenta alle tematiche buddhiste.
La traduzione di ogni capitolo, che si prefigge l'obiettivo di conservare al testo un incedere poetico, è preceduta da un commento introduttivo in cui il curatore si mostra particolarmente attento agli eventuali elementi comparativi con il cristianesimo, senza forzare, tuttavia, analogie o discrepanze, ma con il solo scopo di "...orientare il lettore, che non conosca in modo profondo la Dottrina del Buddha, verso una più naturale investigazione pratica di confronto tra l'insegnamento etico buddhista e quello dell'etica che potremmo chiamare cristiano-occidentale ..." (pag.6).
Senza dimenticare che "... non vi può essere verità assoluta tra le cose impermanenti e condizionate e quindi anche un testo, sacro o no, fa parte delle cose che sono una volta nate e che periranno. Ma certamente, testi come il Vangelo cristiano e il Dhammapada sono utili zattere per attraversare il fiume ..."(pag. 8).
Luigi Turinese
In foto: "Primavera"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo ", Anno X, n. 39, Luglio-Settembre 1991
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