Il pregio maggiore del libretto dell'ingegner Dalla Casa consiste nel mettere in evidenza il riduzionismo dell'ecologia di superficie, che si limita ad azioni, pure preziose, di "buona educazione" ambientale, senza scardinare i presupposti della cultura dominante inquinante.
La proposta dell'Autore di realizzare un progetto di ecologia profonda muove invece dalle considerazioni sul "paradigma" che Fritjof Capra ha così bene esposto nei suoi scritti: non c'è salvezza, in altri termini, se non si comprende la profonda interrelazione tra tutte le cose; se non si percepisce l'Universo, o quanto meno il nostro pianeta come un sistema chiuso, al di fuori del quale non c'è nulla e dal quale nessuna "materia di scarto" può essere eliminata.
Dunque l'ecologia profonda è possibile solo agendo sul sistema di valori di derivazione newtoniana-cartesiana, per approdare ad una comprensione dei fenomeni in chiave interrelazionale.
Luigi Turinese
In foto: "La porta dello spavento supremo…"
Recensione apparsa nella rubrica "Libri" di "PARAMITA, Quaderni di Buddhismo per la pratica e per il dialogo ", Anno X, n. 39, Luglio-Settembre 1991
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